Altre figure di santità clariane
nel corleonese
Tanto fascino ha avuto il carisma di Santa Chiara d'Assisi nel territorio del corleonese, facendo germogliare varie figure di santità.
Oltre a suor Maria Cira Destro vanno ricordate suor Glorietta Restivo da Giuliana e le corleonesi suor Emilia Cordici e suor Maria Teresa Cortimiglia.
SUOR GLORIETTA RESTIVO visse nel Cinquecento a Giuliana, piccolo centro nel territorio del corleonese. Ancor giovane, divenne terziaria francescana, facendosi presto notare per la sua vita di penitenza condotta col desiderio di unirsi alle sofferenze del Cristo Crocifisso. Sembrava essere in punto di morte per una grave malattia, quando guarì miracolosamente e nel 1553 ottenne da don Girolamo De Valentinis, vicario generale della diocesi di Girgenti, il permesso di fondare il monastero di San Giuliano sotto la Regola di Santa Chiara d'Assisi, con il titolo di Santa Maria della Grazia. Fu abbadessa di questo monastero di clarisse e condusse la sua esistenza nell'umiltà e nella povertà secondo lo stile evangelico.
Morta in fama di santità nel 1561, suor Glorietta Restivo venne seppellita nella chiesa di San Giuliano. Il 20 agosto 1630 il suo corpo fu trovato incorrotto e nel 1734 trasportato, per ordine di mons. Lorenzo Gioeni, vescovo di Girgenti, nel monastero benedettino di San Nicolò dove le clarisse, rimaste in poche, si erano trasferite.
Una tradizione orale, tramandata da diverse generazioni, racconta che, nella prima metà dell'Ottocento, essendosi perduta ogni traccia del luogo in cui era sepolta, la badessa chiese alla defunta suor Glorietta di indicare, per spirito di obbedienza, la sua tomba. Obbediente anche dopo la morte, al tocco del pastorale della badessa, un pezzo di muro della chiesa crollò e così furono ritrovate le sue spoglie.
Definita già in passato "serva di Dio", il corpo di suor Glorietta Restivo nel 1995 è stato traslato, col permesso di mons. Salvatore Cassisa, arcivescovo di Monreale, nel Santuario della Madonna dell'Udienza di Giuliana.
SUOR EMILIA CORDICI fu la prima badessa del monastero della Santissima Annunziata di Corleone.
Nata nel 1581, essendo primogenita, fu promessa sposa ad un giovane medico. Ella disapprovò la decisione del padre e, con l'aiuto delle zie, riuscì ad entrare nel monastero di San Pietro in Monte San Giuliano dove fu subito apprezzata per le sue virtù.
Nel 1619 fu mandata a Corleone per avviare il monastero di clarisse della Santissima Annunziata dove godette fama di santità, vivendo la sua scelta religiosa nella più perfetta osservanza e con spirito di povertà.
Morì a Corleone nel 1624.
SUOR MARIA TERESA CORTIMIGLIA nacque a Corleone nel 1867. Sin da piccola sentì la vocazione religiosa, ma si scontrò con l'opposizione dei genitori.
A quindici anni fece voto di verginità dovendo, però, subire varie vessazioni diaboliche. Seguì un periodo di formazione spirituale in cui le gioie celesti si alternavano alle tentazioni e ai momenti di aridità.
Nel 1891 vestì l'abito delle Clarisse anche se rimase a vivere in famiglia.
Succesivamente entrò a far parte della Congregazione delle Figlie della Misericordia e della Croce, accolta da Madre Rosa Zangara.
In seguito fu colpita da una grave malattia dalla quale guarì miracolosamente, maturando il desiderio di fondare un nuovo istituto religioso intitolato a Santa Chiara d'Assisi.
Morì nel 1934 e nel 1960 fu aperto il processo di beatificazione.
Nel 1998 è stata dichiarata "Venerabile".